Perché il mercato italiano è maturo per la Litigation Finance?
Sebbene la Litigation Finance sia l’unico strumento privatistico capace di fare emergere il potenziale valore di “claim dormienti e Legal Asset illiquidi”, e al contempo di “neutralizzare” il rischio contenzioso e bilanciare le forze dei contendenti davanti alla Giustizia, l’Italia è uno dei pochi Paesi avanzati dove ancora non esistono Fondi di Litigation Finance nazionali, né operano in modo ricorrente soggetti esteri.
Il contenzioso in Italia ha però dimensioni e inefficienze tali da richiedere la nascita e lo sviluppo di Litigation Fund professionali autoctoni, disegnati per confrontarsi con le peculiarità e le criticità del nostro sistema.
Il sistema giudiziario e legale italiano richiede, infatti, opportuni adeguamenti del modello, che tuttavia non pregiudicano l’utilità dello strumento, che appare, anche a livello di sistema, un’innovazione potenzialmente capace di apportare efficienza ed equità e così favorire il superamento di alcune ataviche lacune e inefficienze nel funzionamento della Giustizia.
Con riguardo a queste ultime, è sufficiente ricordare che:
- in Italia più che all’estero la sfiducia nel funzionamento della Giustizia è alta e i comportamenti devianti, quali l’eccessiva litigiosità, l’uso strumentale delle azioni legali e le tattiche dilatorie, sono diffusi e non sufficientemente contrastati
- le azioni di risarcimento danni che non vengono attivate sono stimate in miliardi di euro all’anno
- le sacche di inefficienza e le distorsioni del sistema giudiziario civile italiano hanno un impatto negativo che varia, a seconda delle stime, fra l’1% e il 2,5% del Pil.
Se analizziamo i motivi dietro la decisione di non intraprendere azioni legali, quelli più ricorrenti sono:
- i costi elevati (anche in rapporto al vantaggio conseguibile) (30,8%)
- i tempi eccessivamente lunghi (25,6%)
- l’incertezza sui risultati (15,5%)
- la carenza di risorse (13,5%)
La conclusione è che: la struttura del “mercato legale” in Italia, pur con qualche specificità, ha caratteristiche ed esigenze del tutto comparabili a quelle dei Paesi esteri dove la Litigation Finance si è sviluppata, sicché non vi sono motivi per ritenere che non possa affermarsi la Litigation Finance anche nel nostro Paese, così come è accaduto e sta accadendo sempre di più all’estero.
Si ritiene, infine, che anche a livello istituzionale l’introduzione di questo strumento in Italia possa essere considerato con favore, in quanto, come sentenziato da un’autorevole Giudice americana:
“Litigation funding allows lawsuits to be decided on their merits, and not based on which party has deeper pockets or stronger appetite for protracted litigation” (Giudice Eileen Bransten) e dunque:
- serve a rendere la Giustizia accessibile anche a chi non ha sufficienti risorse finanziarie o è risk adverse rispetto al sistema giudiziario
- è uno strumento per bilanciare i rapporti di forza innanzi alla Giustizia, dove la complessità della materia, i costi e le asimmetrie informative possono influire sull’esito della decisione.